ARCHIVIO ASTRONEWS:
dicembre 2009 |
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Anche nel nostro Cielo fervono i preparativi per la notte di San
Silvestro, tanto che per questo fine-anno ci attenderanno con due eventi
davvero interessanti. Infatti il 31 dicembre, nella stessa serata, come
avete letto nel titolo dell’articolo, ci attenderanno un’eclisse
parziale di Luna ed una “Luna Blu”…
Vista questa doppia particolarità, prima di accomodarvi a
tavola per gustare un delizioso cenone di fine anno ricordatevi di
rivolgere lo sguardo al cielo: un’ombra intaccherà una piccola area sul
bordo della Luna piena. E’ l’eclisse parziale di Luna, che
avviene quando si ha un allineamento “quasi” perfetto Sole-
Terra-Luna (perfetto lo è nell’eclisse totale di Luna!);
semplicemente, il nostro satellite si trova ad “entrare” nel cono
d’ombra proiettato nello spazio dalla Terra, quindi la parte di Luna
oscurata (circa l’8%) che osserveremo non sarà altro che la
nostra ombra terrestre proiettata sulla superficie lunare!
Ecco gli orari degli eventi legati all’eclisse
(vedi immagine):
-
P1
= ore 18:16 - primo
contatto
penombra
-
U1
= ore 19:52 - primo
contatto
ombra
-
G
= ore 20:23 - fase massima dell’eclissi
-
U4
= ore 20:54 - ultimo
contatto
ombra
-
P4
= ore 22:31 - ultimo
contatto
penombra

Come riportato sopra,
la luna verrà appena coperta dall’ombra della Terra dalle 19:52 alle
20:54 circa, ma dato che l’ombra della Terra non è netta e per la
presenza della penombra che tende ad essere più scura al confine con
l’ombra, ecco che già da qualche minuto prima si potrebbe vedere un
piccolo scalfo grigio che intacca il bianco candore della Luna Piena.
Con
il termine
"Luna Blu"
si intende, invece, la seconda Luna Piena che si verifica in un mese. La
Luna è stata Piena
il giorno 2
e lo sarà nuovamente il giorno
31.
Il fenomeno dipende esclusivamente dalla meccanica celeste, ossia dal
tempo che la Luna impiega a percorrere un intero "giro" attorno alla
Terra, o
lunazione
(lunazione
è l'intervallo di tempo che intercorre tra due fasi di Luna Nuova
consecutive ed ha una durata di
29 giorni,12 ore, 44 minuti e 2.8 secondi,
con fluttuazioni dell'ordine di alcune ore).
Quindi non si tratta però di un effetto cromatico ma di una curiosità
legata al calendario, poiché “Luna
blu” è semplicemente una espressione popolare diffusa
nel mondo anglosassone,
"blue moon" appunto, con cui si indica che nello stesso mese
è possibile osservare per due volte la Luna piena. Si tratta di un
evento non molto frequente, tanto che la frase
"once in a
blue moon" (una volta ogni luna blu) è rimasta come modo di
dire per indicare un evento raro. Questa particolare situazione si
verifica infatti in media ogni 2 anni e mezzo: l’ultima "Luna blu" è
stata nel giugno 2007 e per la prossima dovremo attendere il mese di
agosto del 2012.

Con questo fenomeno celeste si chiude il 2009 Anno
Internazionale dell’Astronomia, un anno denso di manifestazioni dedicate
all’astronomia che ha visto la nostra associazione di astrofili
impegnata in decine di iniziative organizzate su tutto il territorio
salentino 8e non solo!). La nostra attività per la divulgazione
dell’astronomia proseguirà, però, con il massimo impegno anche l’anno
prossimo che sarà arricchito da ulteriori celebrazioni galileiane.
Nel 2009 ricorreva infatti il quarto centenario delle prime osservazioni
al telescopio effettuate da Galileo Galilei nel 1609, ma in realtà
l’anno della consacrazione del celebre scienziato fu il 1610, anno nel
quale Galileo compì le più importanti scoperte astronomiche, tra le
quali ad esempio quella dei satelliti di Giove, e le pubblicò sul
Sidereus Nuncius, il testo che ha
sancito la nascita dell’astronomia osservativa moderna.
DAL
PRESIDENTE E DAI SOCI DELL’A.S.L.A.
UN AUGURIO
DI UN FELICE 2010 E DI CIELI SEMPRE STELLATI E SERENI!
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24 DICEMBRE
2009: |
Dal metano di Marte
teorie sulla possibilità di vita |
Lo studio
approfondito del metano su Marte sembra aver
escluso la possibilità che esso sia stato
portato sul pianeta rosso dalle meteoriti.
Questo risultato dà nuovamente forza alle
teorie che prevedono una possibile vita
biologica.
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Il
metano ha una vita relativamente
breve su Marte, non più di qualche
centinaio di anni. Esso, infatti,
sparisce a causa delle reazioni
chimiche che avvengono
nell’atmosfera sotto l’effetto della
luce solare. Tuttavia, è stato
provato che il metano viene
costantemente rimpiazzato attraverso
qualche fonte sconosciuta. Fino a
poco tempo fa si pensava che questa
fonte fossero le meteoriti, che
entrando in atmosfera si riscaldano,
rilasciando vari gas, tra cui
proprio il metano. Facendo i
calcoli, però, si è visto che si
otterrebbe un livello di gas
estremamente più basso di quanto
osservato. Esperimenti condotti in
laboratorio hanno mostrato che nelle
condizioni attuali di pioggia
meteoritica si produrrebbero non più
di 100 chili di metano, ben lontani
dalle quasi 300 tonnellate
necessarie per mantenere l’attuale
situazione presente in atmosfera.
Studi precedenti avevano anche
escluso la possibilità che
provenisse da attività vulcanica.
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A nome del gruppo di progetto dell’Istituto Tecnico
Commerciale “A. de Viti de Marco di Triggiano ringrazio Lucio Parrotto e
tutta la cittadinanza di Casarano per averci fatto passare una giornata
indimenticabile.
La visita d’istruzione effettuata ieri, il 21 dicembre
rientra nel progetto “L’espoir
dans la valise…”
Legge regionale 23/2000 Art. 10- PIANO 2008 –
In partnership con l’ Associazione pugliese Fernando
SANTI (A.S.B.L.) di Charleroi,- Belgio –
Presidente Sig.ra Rosa Russo
incentrato sull’emigrazione pugliese in Belgio.
All’iniziativa hanno partecipato 29 studenti dell’I.T.C accompagnati
dal gruppo del progetto ( referente Prof.ssa Lacaita, Prof. Dabbicco
d’informatica, John Ferrara esperto di immigrazione), dalla lettrice di
francese Prof.ssa Maria Luisi e dalla vice preside Prof.ssa Perilli che
ha portato i saluti del Dirigente Scolastico Prof Francesco Robles.
Nel primo pomeriggio il gruppo ha raggiunto Casarano dove
è stato accolto da Lucio Parrotto che ha organizzato l’incontro nella
sala consiliare del comune di Casarano. A ricevere i professori e gli
studenti c’era l’assessore
ai
servizi sociali, pubblica istruzione, politiche
giovanili Giulia Tenuzzo che ha dato il benvenuto ed ha espresso il
suo apprezzamento per la tematica del progetto. L’ex-minatore Lucio
Parrotto, che è testimone di eventi drammaticamente importanti, quali il
disastro di Marcinelle, e la moglie Angela hanno introdotto la loro
esperienza di vita di trenta anni in Belgio. Subito dopo è intervenuta
la docente di lingua Francese, Prof.ssa Maria Lacaita che ha presentato
le finalità del progetto e i componenti del gruppo. Poi gli studenti
hanno intervistato in francese i signori Parrotto che, attraverso le
risposte, hanno raccontato pezzi della loro intensa vita vissuta in un
paese straniero, alle prese con un lavoro disumano e massacrante quale
quello dei minatori. Ne è venuta fuori una emozionante e toccante storia
che ha regalato tante emozioni agli studenti che hanno ascoltato con
molto interesse e tanta partecipazione.
La traduzione simultanea è stata fatta dalla lettrice
Maria Luisi figlia di emigranti pugliesi cresciuta in Lussemburgo che
insieme a John Ferrara, nato e cresciuto a Chicago da genitori
pugliesi, hanno raccontato la loro esperienza di figli di “Italiani”
rientrati in Italia.
Interessante il dialogo in lingua inglese tra l’assessore
Giulia Tenuzzo e John Ferrara sul precedente progetto dell’istituto
dal titolo: “WE CROSSED THE GREAT OCEAN”
(1905 – 2005 PEOPLE FROM TRIGGIANO SAILED TOWARDS AMERICA) che si occupa
del fenomeno dell’emigrazione pugliese negli Stati Uniti dello scorso
secolo.
(http://www.itcdevitidemarco.it/Great_Ocean/First.htm)
Dopo Lucio Parrotto e la figlia Maria Teresa hanno
accompagnato il gruppo di Triggiano alla piazza di Casarano dove sono
stati allestiti tre telescopi messi a disposizione dall’associazione
Astronomica “SAN LORENZO” per l’osservazione del cielo notturno e in
particolare della superficie lunare con i suoi meravigliosi crateri. Gli
studenti hanno accolto positivamente questa esperienza. Questa
importante iniziativa di divulgazione scientifica è in linea con le
attività didattiche svolte dalla scuola nell’ambito delle Scienze
Naturali.
Ultima tappa della giornata è stata la visita
all’interessantissimo museo del minatore
" Il piccolo museo del paese nero”
realizzato dallo stesso Lucio Parrotto che ha fornito
tantissime preziose informazioni sul lavoro in miniera e la strage di
Marcinelle attraverso documenti, foto, oggetti, utensili e attrezzature.
Immensa l’emozione provata davanti alle foto d’epoca e la
dedica dei Reali del Belgio al sig. Lucio.
Sono stati consegnati al sig. Lucio materiale di
propaganda turistica offerta dall’assessorato al turismo della Regione
Puglia. e un contribuito del gruppo di Triggiano.
Si
ringrazia con immensa sincerità tutti coloro che a Casarano hanno
contribuito, alla realizzazione del progetto che ha fornito
un’esperienza culturale altamente formativa per gli studenti e ha fatto
vivere una vera giornata da “emigrante “ a tutto il gruppo di Triggiano.




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22 DICEMBRE
2009: |
Ieri siamo
entrati nel Solstizio d'Inverno |
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Ieri 21 dicembre, alle ore 17.44, si è verificato il solstizio d’inverno e si entrati ufficialmente nell’inverno astronomico. Il sole ha raggiunto la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste (circa -23,27°), e l’arco apparente descritto da sud-est a sud-ovest si è ridotto al minimo, con il risultato di avere il giorno più corto dell’anno.
Ma come…Non era Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia?
Contrariamente a quanto si pensa, il 13 dicembre (Santa Lucia) non è il giorno più corto dell’anno. In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta prima. Il primato del giorno più breve dell’anno spetta invece al giorno del solstizio d’inverno.
Dati alla mano, in effetti il giorno 21 il Sole tramonta alle 16.42, circa 3 minuti dopo rispetto al 13, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti (ben 5 rispetto al 13), avendo luogo alle 7.35: a conti fatti, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13. Possiamo quindi confermare che il giorno più corto del 2009 è il 21 dicembre.
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18 DICEMBRE
2009: |
Un'altra "Terra" a 40
anni luce da noi |
Scoperto pianeta ricco di ghiaccio.
Su Nature la ricerca dell'Università di Harvard |
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A 40
anni luce dal nostro pianeta c'é una
"superterra": è un pianeta più
grande della Terra, ma anche molto
più piccolo rispetto ai numerosi
pianeti giganti finora scoperti
all'esterno del Sistema Solare, ha
una debole atmosfera ed è ricco di
ghiaccio. Lo descrive su Nature il
gruppo di astronomi guidati
dall'americano David Charbonneau,
dell'università di Harvard, ed è
stato scoperto con un telescopio
simile a quelli amatoriali. Il nuovo
pianeta, chiamato GJ 1214b, è
circondato da una debole atmosfera e
probabilmente è ricco di ghiaccio
d'acqua, anche se allo stato
cristallino.
Per le
sue dimensioni rientra nella
categoria delle "superterre", che
hanno una massa compresa fra 1,9 e
10 volte quella della Terra. Con una
massa che è circa sei volte quella
del nostro pianeta e il raggio di
2,7 volte quello terrestre, GJ1214b
impiega solo 38 ore per orbitare
intorno alla sua stella: una nana
rossa dalla quale dista due milioni
di chilometri, 70 volte in meno
della distanza Terra-Sole. La
temperatura della superficie,
secondo i calcoli, è di circa 200
gradi centigradi, infernale dunque
per la vita. Sono molti gli elementi
che rendono interessante la
scoperta, a partire dagli strumenti
che l'hanno resa possibile: un
sistema di telescopi ottici basati a
terra con lenti dal diametro di 40,6
centimetri del tutto simili a molti
strumenti amatoriali. Un elemento
che, secondo gli esperti, apre nuove
prospettive nella caccia di
eventuali gemelli della Terra perché
anche queste tecnologie hanno
dimostrato di poter scoprire pianeti
grandi più o meno quanto la Terra in
orbite calde e ospitali per la vita.
Si tratta, inoltre, di uno dei pochi
pianeti extrasolari scoperti con la
tecnica dei transiti. Il precedente
più noto è Corot-7b, che ha la
stessa massa di GJ 1214b, ma il
raggio più piccolo, a indicare che
la composizione dei due pianeti è
diversa. Mentre Corot-7b ha un cuore
roccioso e potrebbe essere ricoperto
di lava, gli astronomi ritengono che
per tre quarti GJ 1214b sia composto
di ghiaccio d'acqua allo stato
cristallino e che il resto sia
silicio e ferro. I modelli teorici
indicano infine che il pianeta
dovrebbe essere circondato da
un'atmosfera spessa 200 chilometri
che, data la vicinanza alla Terra,
potrà essere studiata con una certa
facilità.
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13
DICEMBRE
2009: |
Questa
notte le Geminidi, le "stelle cadenti" di dicembre |
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CLICCA
SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA |
Ormai ci siamo, le
Geminidi sono proprio alle porte. Gli almanacchi riportano che
il picco di questo sciame meteorico si colloca tra la serata del
13 e il mattino del 14 dicembre, ma fortunatamente i livelli più
elevati di attività si estendono su un intervallo temporale più
ampio. Dunque, anche se il maltempo dovesse giocarci qualche
scherzetto nel fine settimana, possiamo sempre sperare di
contemplare l'emozionante spettacolo di qualche stella cadente
anche nei giorni successivi.
Questo sciame meteorico è chiamato delle Geminidi perché il
radiante, cioè il punto da cui sembrano avere origine tutte le
scie luminose delle meteore, è collocato nella costellazione dei
Gemelli e si tratta di uno sciame davvero particolare. A
differenza di quasi tutti gli sciami di meteore che sono
riconducibili ai detriti sparsi da comete in occasione dei loro
precedenti passaggi al perielio, le Geminidi sono strettamente
imparentate con un asteroide: 3200 Fetonte. A dire il vero gli
astronomi sospettano che un tempo anche Fetonte possa essere
stato una cometa, ma la sua attività cometaria non è mai stata
osservata.
Non si tratta di meteore velocissime e questa caratteristica,
unita alla loro tipica brillantezza e alla scia giallastra che
lasciano dietro di sé, le rende facili da individuare. Le
previsioni indicano che nel momento di massima intensità si
potranno scorgere fino a cento meteore all'ora (ovviamente
giocherà un ruolo decisivo la nitidezza dei cieli sotto cui si
osserva).
Quest'anno non ci sarà neppure la luce della Luna a disturbare
l'osservazione e dunque gli unici "nemici" da temere saranno il
freddo - ma questo non ha mai spaventato gli intrepidi
osservatori delle meraviglie celesti - e il maltempo.
Speriamo in bene, anche perché un memorabile show delle Geminidi
sarebbe un modo particolarmente scoppiettante e gradito per
accompagnarci verso la conclusione di questo Anno Internazionale
dell'Astronomia. |
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11 DICEMBRE
2009:
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La
spettacolare nascita di nuove stelle |
La nuova camera WFC3,
installata sullo Space
Telescope, ha permesso
di vedere in modo
straordinario la nascita
di nuove stelle nella
galassia M83. Ma
soprattutto ha creato un
vero “album di famiglia”
stellare, prendendo
immagini di tutte le
loro fasi evolutive.
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M83 è una galassia a spirale nella costellazione dell’Idra che dista da noi circa 15 milioni di Anni Luce. Visibile soltanto dall’emisfero sud, ha un ritmo di nascite stellari ben superiore a quello presente nella nostra galassia. La Wild Field Camera 3 del telescopio spaziale ha evidenziato centinaia di giovani e vecchi ammassi stellari, oltre che centinaia di migliaia di stelle singole, soprattutto supergiganti blu e rosse. La maggior parte di esse sono molto vicine al nucleo centrale della grande “girandola”. Nell’immagine che segue si vede a sinistra la galassia ripresa con il telescopio da 2.2 m dell’ESO ed a destra il particolare dettagliatissimo dello Space Telescope. E’ come se si aprisse una nuova finestra o avessimo percorso in un attimo milioni di anni luce!
Si scorgono ammassi giovanissimi (pochi milioni di anni) le cui stelle stanno uscendo dall’inviluppo rossastro di idrogeno che le ha “protette” fino alla nascita. Quelle ormai libere dal gas si presentano blu. Ma non mancano quelle che hanno assunto altri colori e mostrano la loro età più avanzata e quindi la loro temperatura. E vi sono le supernove, da cui nasceranno altre stelle. Un quadro spazio-temporale affascinante e commovente nella sua maestosità. Sembra quasi di curiosare dal buco della serratura, una specie di “Grande Fratello” cosmico. Ma quanto più interessante, stimolante ed istruttivo!!
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8 DICEMBRE
2009: |
Le ultimissime
news dagli Shuttle |
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STS-130 - Endeavour.
La navetta è in revisione avanzata all'interno dell'OPF-2, mentre
nel VAB, High Bay 1, il serbatoio è già stato accoppiato con i
Booster.
Il rollover di Endeavour verso il VAB è previsto per il 12 dicembre,
mentre il rollout verso il Pad è previsto per il 6 gennaio.
Il lancio, dapprima previsto per il 4 febbraio, sarà probabilmente
posticipato al 7 a causa del decollo di un cargo Progress, l'M-04M
in partenza il 3 febbraio.
STS-131 - Discovery.
La partenza di questa missione logistica (porterà il MPLM Leonardo)
è prevista per il 18 marzo. Per questa missione Leonardo sta subendo
una "cura dimagrante" per pesare meno e permettere di caricare più
merce a bordo. Le operazioni di preparazione di Discovery sono in
corso nella baia 3 dell'OPF.
STS-132 - Atlantis.
Ultima missione per la navetta Atlantis che dovrà partire il 14
maggio 2010. Anche questo sarà un volo logistico con un notevole
carico di ricambi per la Stazione. Dopo la missione STS-129 appena
completata, la navetta è stata riportata nella OPF Bay 1 per la
consueta manutenzione.
STS-134 - Endeavour.
Ultima missione per Endeavour che avrà il compito di portare sulla
ISS l'esperimento AMS (Alpha Magnetic Spectrometer). Fra i
componenti dell'equipaggio ritroveremo Michael Fincke, che ho
conosciuto personalmente pochi giorni fa alla AstronautiCON 4. Sarà
emozionante vederlo salire a bordo dell'Endeavour...
Il lancio è previsto per il 29 luglio 2010.
STS-133 - Discovery.
Ultima missione, cronologicamente, per il programma Space Shuttle.
Molte le cose degne di nota, come un dimagrimento estremo degli SRB
visto che non serviranno più. Saranno senza vernice, paracadute,
schiume isolanti e tutti gli apparati inutili. Sono quindi destinati
a schiantarsi nell'oceano e lì abbandonati. In questo modo si
recupererà molto carico trasportabile a bordo del PLM (Permanent
Logistic Module) il modulo Raffaello che è in fase di preparazione
per diventare un modulo stabile della Stazione Spaziale
Internazionale. Il lancio avverrà il 16 settembre 2010. |
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4
DICEMBRE
2009: |
Risolto
il mistero dei laghi di Titano |
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Immaginiamo
che l’acqua
dei Grandi
Laghi del
Nord America
evapori e si
riversi
nell’emisfero
Sud a
riempire
nuove conche
d’acqua. E
che migliaia
di anni dopo
il processo
si ripeta
all’inverso.
È proprio
quello che
un gruppo di
ricercatori
afferma
accadere
sulla più
grande luna
di Saturno,
Titano.
Grazie ai
dati
raccolti
dalla sonda
Cassini-Huygens,
missione
NASA-ESA-ASI
partita 12
anni or
sono, gli
scienziati
sono
riusciti a
trovare una
plausibile
spiegazione
dell’asimmetria
nella
distribuzione
dei laghi di
Titano.
L’intrigante
teoria,
annunciata
sulla
rivista
Nature
Geoscience,
può aiutare
a far luce
sui cicli
climatici di
altri
pianeti,
come le
periodiche
glaciazioni
della Terra.
I laghi di
Titano sono
diversi dai
nostri.
Contengono
principalmente
metano, un
gas che
diventa
liquido a
temperature
inferiori ai
-180 °C
sotto zero.
La cosa
strana è che
la maggior
parte dei
bacini
individuati
finora su
Titano è
concentrata
nell’emisfero
settentrionale,
mentre a
latitudini
meridionali
la luna di
Saturno
appare una
landa
semidesertica.
Al Nord la
concentrazione
di laghi è
20 volte
superiore.
Perché
questa
disparità?
Inizialmente
si era
pensato a
una diversa
configurazione
topografica.
Ma le
immagini del
Synthetic
Aperture
Radar di
Cassini lo
hanno
escluso,
rivelando
che la
morfologia
del terreno
è simile,
sia a Nord
che a Sud.
Un’altra
ipotesi
prendeva in
considerazioni
le
variazioni
stagionali
di
temperatura.
Un anno su
Titano
corrisponde
a 29 anni e
mezzo sulla
Terra.
L’estate
dura 15 anni
(altrettanti
l’inverno),
un tempo
troppo breve
per svuotare
bacini di
metano
profondi
centinaia di
metri.
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