ARCHIVIO ASTRONEWS: dicembre 2017

 

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30 dicembre 2017:

Inizio del nuovo anno "col botto", il 1° gennaio ci attende la SuperLuna!

La Luna Piena alla minima distanza dalla Terra darà il benvenuto al 2018.

 
La Superluna darà il benvenuto al 2018. Il nostro satellite, infatti, raggiungerà la minima distanza dalla Terra (perigeo) il 1° gennaio alle 22.56, raggiungendo anche la fase di Piena e apparirà dunque un po' più luminoso (poco più del 7%) e un pò più grande del solito. Si troverà alla distanza di 356.565 km, contro una distanza media di poco più di 384.000 km; la Luna descrive attorno al nostro pianeta un'orbita sensibilmente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma oscilla tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo).

Questa Superluna è la seconda di una serie di tre consecutive, iniziata con la Luna Piena del 3 dicembre scorso e che si concluderà con quella del prossimo 31 gennaio, quando ci sarà anche un'Eclissi di luna, purtroppo non visibile dall'Italia. Sarà anche la più vicina (circa 1000 km più vicina rispetto allo scorso 3 dicembre) e dunque più grande delle tre e dell'intero 2018, che ci riserva solo le due Superlune piene di gennaio, più due Superlune nuove, dunque inosservabili.

 


 

Il direttore Giuseppe De Filippi e lo staff del Parco Astronomico San Lorenzo di Casarano (Le) Vi augurano BUON NATALE e SERENO 2018 con questa cartolina "vintage" del 1974 della RKA, ex Agenzia Spaziale Sovietica (ora chiamata RosCosmos), stampata appositamente 43 anni fa per commemorare la navicella Sojuz 16 e la preparazione dello storico programma test Apollo-Sojuz con la prima collaborazione USA-URSS (collezione privata Museo del Cosmonauta)

 


 

La "piccola STONEHENGE" all'interno del Parco

20 dicembre 2017:

Conto alla rovescia per il Solstizio d'Inverno, nel ricordo di Riccardo...

Il 21 dicembre sarà la notte più lunga dell'anno.

 
Mancano poche ore per l'arrivo del Solstizio d'Inverno, il giorno più corto (o la notte più lunga) di tutto il 2017. Il 21 dicembre è la data che segna l'effettivo inizio della stagione invernale dal punto di vista astronomico (nel nostro emisfero, quello boreale - in quello australe, invece, segna l'inizio dell'Estate astronomica) e può cadere variabilmente di anno in anno tra il 21 e il 22 dicembre: domani il sole tramonterà alle ore 17:28 ora italiana per poi risorgere solo alle 7:48 del 22 dicembre. Smentita dunque la credenza popolare secondo la quale il giorno più corto dell'anno sarebbe il 13 dicembre, ovvero Santa Lucia!

L'origine della parola Solstizio arriva dal latino e significa "Sole fermo", si tratta infatti del momento in cui, in termini astronomici, il Sole raggiunge il punto più basso all'orizzonte rispetto ad ogni altro giorno dell'anno. A questo punto la nostra stella smette di 'calare' rispetto alla linea dell'equatore e ritorna a crescere allungando progressivamente le giornate fino al Solstizio d'Estate in cui, per converso, si gode del maggior numero di ore di luce.

Quest'anno il nostro Parco Astronomico dedica l'evento astronomico a RICCARDO GUGLIELMO, giovane ragazzo laureato che il 21 dicembre dello scorso anno, a soli 25 anni, ci ha lasciati dopo una malattia.

A lui è dedicato il Premio inerente al nuovissimo Progetto didattico "ILLUMINO INTELLIGENTE - Operazione Cielo Buio" (vedi locandina sotto) organizzato dal nostro Parco e che partirà ufficialmente nel prossimo mese di febbraio.

Riccardo Guglielmo nel Museo del Cosmonauta qualche anno fa

La locandina ufficiale (clicca sopra per ingrandire)

 


 

13 dicembre 2017:

L'amico astronauta Paolo Nespoli si prepara a ritornare sulla Terra.

Atterrerà domattina (14 aprile), alle 09:40 italiane, nel Kazakhstan.

 
La missione VITA  dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, sta per concludersi. Sono stati 139 giorni, per Paolo Nespoli in orbita, pieni di lavoro scientifico condotto a bordo, operazioni di bordo, collegamenti con la Terra, e molte altre attività. E' stata la sua terza impresa spaziale dopo quelle del 2007 e 2010-2011.

L’atterraggio è in programma per le 9,40 (ora italiana) di giovedì 14 dicembre con l’impatto della navicella Sojuz MS 05 sul terreno della steppa della regione di Arkalyk, nel Kazakhstan. E’ lo stesso veicolo spaziale che aveva portato in orbita a fine luglio Paolo Nespoli, astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi due compagni di missione Randy Bresnik (della Nasa), e Sergeij Riazanskij (dell’ente russo Roscosmos).

«Com’è l’impatto?», ci dice Paolo Nespoli: «Immagina un tizio che sta fermo in un’utilitaria che viene centrata da un TIR a 70 chilometri orari». Ma è tutto controllato e collaudato. Piuttosto, ci dice Paolo, che aveva sofferto non poco al rientro dalla precedente MigISStra nel 2011: «Il dopo missione è la parte più difficile di tutta l’impresa. Ci vogliono circa sei mesi, perlomeno sulla base della mia esperienza precedente, ma in generale un po’ per tutti, per recuperare tutte le funzioni fisiche al cento per cento. Ci vorrà pazienza, ma poi tutto torna come prima. E poi hai di nuovo il desiderio di tornare lassù».

I record raggiunti da Paolo durante questa missione sono molti: e’ l’astronauta italiano ad avere trascorso maggiore tempo nello spazio (circa 350 giorni), raggiungendo le 5.000 orbite attorno al nostro pianeta. E’ inoltre sul “podio” degli astronauti “meno giovani” tra tutti coloro inviati nello spazio in 56 anni di missioni con equipaggio. Con i 60 anni compiuti lo scorso 6 aprile, Paolo Nespoli detiene il primato di astronauta europeo più anziano ad essere stato lanciato nello spazio.

In classifica mondiale, si posiziona al terzo posto tra i viaggiatori spaziali professionisti dopo gli americani John Glenn (che a 77 volò per due settimane sullo Shuttle Discovery) e Story Musgrave (che prese parte a sei missioni spaziali, tutte a bordo di Space Shuttle). Altri tre hanno volato a 60 anni, ma erano “turisti dello spazio” (in volo tramite la società Space Adventures), e quindi non astronauti di professione.  

 


 

1° dicembre 2017:

Arriva la SuperLuna del 2017, domenica 3 dicembre.

Sarà la Luna Piena al perigeo, la minima distanza dalla Terra.

 
Sta per arrivare la Superluna, l'unica del 2017... Domenica 3 dicembre, infatti, si potrà ammirare la Luna piena nel momento in cui avrà raggiunto la massima vicinanza alla Terra (perigeo) e apparirà più grande nel cielo.

SuperLuna non è un termine scientifico, ma molto efficace per descrivere il fenomeno. Durante quest'anno ci sono state quattro Superlune nuove (Luna Nuova è la fase di oscuramento della "faccia" lunare), ed è stato impossibile vederle. Quella del 3 dicembre sarà l'unica Superluna piena, di conseguenza sarà uno spettacolo da non perdere.

La Luna apparirà circa il 7% più grande e un po' più luminosa della media (circa il 20%), ma si tratta di variazioni non visibilissime che tuttavia aggiungono fascino all'evento.